Cofidis, Elia Viviani fissa i suoi obiettivi: “Niente Giro, farò il Tour. Punto a Classiche e a tre ori a Tokyo”
Tempo di premiazioni per Elia Viviani. Dopo il Giro d’Onore, ieri è stato premiato con il Giglio d’Oro 2019, riconoscimento, ottenuto per il secondo anno consecutivo, che premia il miglior ciclista italiano della stagione. Il velocista veronese sta trascorrendo gli ultimi giorni di riposo prima dell’inizio della sua preparazione in vista del 2020. Un anno che lo vedrà debuttare con la maglia della Cofidis, pieno di obiettivi importanti sia su strada che su pista con l’appuntamento dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020 cerchiato in rosso sul suo calendario.
“Il mio primo obbiettivo è la Milano-Sanremo e le altre classiche di primavera, mi devo riscattare – ha raccontato in un’intervista a La Nazione – Non farò il Giro d’Italia, ma il Tour, per prepararmi bene ed essere al cento per cento alle Olimpiadi di Tokyo, un chiodo fisso nella mia testa”. Una decisione dunque molto importante e sicuramente sofferta quella del veronese, che rinuncia alla Corsa Rosa per puntare tutto sulla Grande Boucle, pensando ovviamente anche all’appuntamento a cinque cerchi, che rappresenta un obiettivo a livello personale come di squadra.
Reduce da una bella stagione, ma nella quale non sono mancati i momenti difficili, si prepara a vivere un 2020 di altissimo livello, consapevole del grande lavoro che lo attende. Così come della grande pressione che si ritroverà sulle spalle, uomo di riferimento di una squadra dalle grandi ambizioni, sia livello di club che di nazionale. “Il 2019 non è stato come il 2018 quanto a continuità – ha spiegato Elia – Sono andato bene nel finale, ma c’è da lavorare per ripetere l’oro di Rio. Il gruppo azzurro della pista vola, Ganna va fortissimo. A Tokyo correrò nel quartetto e l’americana e sono tre le medaglie d’oro cui puntare”.
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